Un campo di
concentramento venne creato a Vo' Vecchio nel dicembre '43 dalla RSI, in
esecuzione di una direttiva del ministro Buffarini Guidi. Vi furono detenuti
alcune decine di ebrei sino al 17 luglio '44, quando i tedeschi lo evacuarono
per deportare i reclusi nel lager di Auschwitz, da cui solo in tre tornarono
finita la guerra.L'autore si è attenuto il più
fedelmente possibile alla realtà anche nella descrizione dei luoghi e degli
ambienti in cui si svolgono i fatti. La sola invenzione letteraria del
racconto-testimonianza è il sogno di Emma, non è del tutto inventato il suo
contenuto, perché è storicamente documentato che la piccola Sara Gesses non
partì da Vo' il pomeriggio del 17 luglio. Restò nascosta nella villa Venier fino
al giorno seguente, quando una suora la portò a Padova e la consegnò ai
tedeschi". Al racconto segue una appendice che contiene, oltre ad un piccolo
apparato fotografico, alcuni documenti (tra cui la circolare del ministro della
RSI Buffarini Guidi per la creazione dei campi ed un rapporto dei Carabinieri di
Este sulle ricerche degli ebrei).
Daria Peterlongo
|